A Gran Canaria si incontra tutta la complessità della natura del pianeta. E' questa, infatti, la caratteristica che, più di tutte, spinge ogni anno visitatori da ogni parte del mondo a godere di questi scenari più unici che rari, in una combinazione degna del miglior artista. Inoltre, il
clima sempre favorevole, più caldo a sud, più fresco a nord, ha reso l'isola di Gran Canaria uno spettacolo che merita di essere ammirato almeno una volta nella vita. Questo angolo di terra immerso nell'oceano atlantico ha più di 14 milioni di anni, e deriva da ripetute e violente eruzioni vulcaniche, che permisero l'emersione dalle acque di un enorme cono circolare, sviluppatosi poi nell'attuale isola di Gran Canaria.
I luoghi naturalistici da non perdere a Gran Canaria
La pineta di Tamadaba
Artenara Il massiccio di Tamadaba racchiude in sé ecosistemi diversi e flora e fauna uniche al mondo nel loro genere. Regine incontrastate della riserva sono le pinete di
Tirma e
Tamadaba, perfettamente preservate e suggestive. Per potervi passeggiare occorre partire in macchina dalla vicina località di
Artenara e prendere la biforcazione sulla destra al km 8 (strada GC216), per poter aggirare la pineta. Circa quattro chilometri più giù, si dovrà girare a destra verso il campeggio. Proseguendo fino alla fine della strada asfaltata, bisognerà lasciare l'auto e proseguire a piedi finchè non si raggiunge una zona pianeggiante. E' questa la Pineta di Tamadaba, su di un altipiano a circa 1.300 metri con altissimi dirupi a picco sul mare, una tra le meglio conservate e quella da cui si può godere di uno scenario sorprendente. Avvicinandosi al dirupo, si può ammirare lo scenario meraviglioso del
Risco Faneque e dell'isola di
Tenerife. Se proseguite per circa cento metri in direzione nord lungo il bordo del dirupo, giungerete alla sua estremità, e potrete sentire i brividi dell'avere il mare a più di mille metri sotto i vostri piedi.
Vulcano Bandama
Tafira Il vulcano Bandama è uno dei più conosciuti dell'isola, alto 574 metri e con un'enorme depressione di 1.200 metri di diametro e 220 metri di profondità. Le dimensioni enormi di questa caldera, risultato di una violenta esplosione, la rendono tra le più grandi al mondo. Il Vulcano sorge a soli
12 km da Las Palmas de Gran Canaria, dalla quale può essere facilmente raggiunto con la
linea 39 dei pullman che partono dall'autostazione. Qualora ci si sposti in auto, basterà prendere la
C-811, detta "statale del centro", fino alla deviazione al km 10. Tre chilometri dopo, si giunge alla cima del vulcano, dalla quale è possibile ammirare la spettacolare vista della caldera e della zona centrale dell'isola. Si può scendere verso il fondo della caldera, seguendo un sentiero che parte dalla sinistra della cappella del casolare posizionato sul bordo della stessa: sul fondo si può osservare il vecchio torchio con cui in passato si produceva il
vino malvasia. Altrimenti, si può decidere di percorrerne il bordo, avviandosi dalla parte posteriore del piccolo albergo del campo da golf, per poter individuare il sentiero che delimita il bordo delle pareti del cratere.
Itinerario lungo la valle di Agaete e il dirupo di Guayadeque
Agaete Due dei più bei dirupi di Gran Canaria possono ammirarsi nelle città di
Agaete e
Guayadeque. Trovandosi in luoghi diversi dell'isola, anche la varietà della vegetazione e la concentrazione della popolazione presentano differenze. La valle di Agaete sorge nell'omonima cittadina, nella parte nord occidentale di Gran Canaria, e si estende verso l'entroterra. Qui il passaggio dall'aridità della costa alla rigogliosità dei frutteti tropicali, alle pinete, avviene in modo repentino, senza preavvisi, producendo un effetto mozzafiato. La sua estensione termina presso le terme di
Los Berrazales, dalle quali è possibile ammirare il caratteristico panorama dei macigni di
Tamadaba. L'altro dirupo, quello di Guayadeque, si estende lungo
Agüimes, comune ad est dell'isola, noto per la sua antica tradizione artigianale. Da qui, prendendo un bivio, si giunge al letto incanalato del dirupo. La vegetazione in questa valle è fondamentalmente xerofita, e si incontrano molte grotte, lasciate in eredità dagli aborigeni preispanici, che erano soliti soggiornarvi all'interno.
Diga di Las Niñas
Tajeda Se cercate il contatto diretto con la natura e desiderate trascorrere una giornata immersi nel verde, la diga di Las Niñas farà al caso vostro. Situata nell'entroterra di Gran Canaria, si tratta di un
lago artificiale dotato di tutto il necessario per godersi al meglio l'aria pura tra i
pini canari, con
barbecue e
tavolini, ma anche una
zona per il parcheggio,
servizi pubblici ed un'area attrezzata per il
campeggio. Grazie ai diversi sentieri percorribili, la diga di Las Niñas e tutti i suoi dintorni possono essere ammirati da prospettive sempre diverse. Tante sono le leggende che attraversano questi luoghi, avvolti da un alone di mistero: ad esempio, uno dei suoi pini ha
oltre 400 anni ed ai suoi piedi si è consumata la drammatica storia di una giovane donna morta nelle fiamme. In particolare, questo pino è sopravvissuto a vari incendi nella sua vita secolare e presenta uno slancio rilevante, che lo fa spiccare nel paesaggio mozzafiato della diga.
Roque Nublo
Tajeda I macigni sono, forse, gli elementi più caratteristici del paesaggio di Gran Canaria: enormi blocchi di roccia vulcanica che si stagliano sulle cime locali conferendo al tutto una bellezza davvero singolare. I più noti sono il "
Roque Nublo" e "Bentaiga". L'escursione a piedi al Nublo ha inizio presso il valico
Degollada de la Goleta (1.578 metri di altitudine) raggiungibile in macchina: due chilometri prima di arrivare al centro abitato di
Ayacata (venendo da nord) si dovrà andare alla ricerca del punto in cui la strada scende bruscamente e da cui, sulla destra, si potrà ammirare il Nublo. Parcheggiata l'automobile, si salirà verso ovest lungo il sentiero centrale, ben segnato, che si dirige direttamente verso la mole del macigno, visibile in lontananza. Nel giro di
cinquanta minuti si arriverà senza alcuna difficoltà alla base del Nublo, da cui si innalza una parete di cinquanta metri - superabile soltanto in
scalata - che raggiunge i
1.830 metri. Le vedute della caldera de Tejeda sono davvero spettacolari. Chi non disponesse di un mezzo, potrà partire da La Culata de Tejeda, a 1.225 metri di altezza (linea 29 dell'autobus dall'autostazione di Las Palmas de Gran Canaria), e da lì proseguire lungo il letto dell'avvallamento sino alla Degollada de la Goleta, seguendo un sentiero ben segnato. In questo caso, l'escursione durerà circa cinquanta minuti in più, sia all'andata che al ritorno, a causa del prolungamento.
Parco Rurale del Nublo
Tajeda Il Parco Rurale del Nublo si estende sul versante ovest dell'isola per circa
26.000 ettari, con una costellazione di
30 piccoli villaggi nei suoi dintorni, e vanta il riconoscimento di
Riserva della Biosfera dell'Unesco. Al suo interno accoglie il simbolo più importante dell'isola, il monolite vulcanico Roque Nublo, caratteristica che dona a quest'area naturale, la più estesa dell'isola di Gran Canaria, un valore culturale aggiunto. Il parco è popolato da boschi di pino canario nella parte montuosa, mentre allo sbocco dei suoi dirupi si incontrano piante autoctone desertiche. Questa meraviglia naturale, così come le sue
spiagge di Veneguera, le sue
zone pic-nic di Llanos de la Pez, le
aree di campeggio di Presas de Las Niñas, il
belvedere di Roque Bentayga, le diverse proprietà private rurali e la bellissima cittadina di
Artenara, sono facilmente raggiungibili da diverse strade a nord e ad ovest dell'isola. E' possibile raggiungere la base del Roque Nublo, ed i turisti potranno assaggiare il tipico dolce bienmesabe a Tejeda, nonché immortalare la meraviglia dei grandi bacini. Nel centro di accoglienza del Roque Nublo verrete consigliati sul miglior percorso da scegliere in base alle vostre esigenze, come ad esempio il sentiero che conduce alla spiaggia selvaggia di Güi Güi.
Belvedere del picco di Las Nieves
Vega de San Mateo Gustatevi l'atmosfera di Gran Canaria nella sua essenza più pura, conquistando il punto più alto dell'isola: stiamo parlando del picco de Las Nieves, che si sviluppa per
1.949 metri di altitudine nel centro di Gran Canaria. Da qui è possibile ammirare una buona parte della
Riserva della Biosfera dell'Unesco, tra alberi ridenti, gole profonde e vulcani dalle forme irregolari e misteriose. E' uno spettacolo che vale la pena di essere goduto, e per raggiungerlo potrete utilizzare l'auto o prendere l'autobus fino alla cima di Las Nieves. Il belvedere sorge accanto al parcheggio, sotto forma di un semplicissimo semicerchio in pietra orientato a ponente: da qui potrete rilassarvi alla vista di un tramonto meraviglioso. Anche nei giorni nuvolosi, il belvedere del picco di Las Nieves offre panorami invidiabili, poiché potrete vedere
Gran Canaria o
Tenerife galleggiare in un oceano di nubi.
Belvedere della Degollada de las Yeguas
San Bartolomè de Tirajana Nella parte sud dell'isola di Gran Canaria potrete lasciarvi stupire dalla vista offerta dal belvedere della Degollada de las Yeguas. Al vostro sguardo si aprirà un canyon lungo 15 chilometri, il
burrone di Fataga, con il suo percorso impervio, largo e profondo, tra pendii dalle curve accennate che terminano all'improvviso su scogliere ripidissime. L'area è ricoperta nella sua interezza dalla tipica vegetazione desertica ed il tutto è accompagnato dal meraviglioso sfondo offerto dal mare. Lo spettacolo finale che si apre alla vista è di quelli mozzafiato, dai colori suggestivi e dalle dimensioni imponenti.
Güigüí
Sulla costa occidentale dell'isola sorge il rilievo montuoso Güigüí, un simbolo particolarmente speciale per gli abitanti di Gran Canaria, che conserva intatte le sue caratteristiche originarie, grazie alla sua orografia particolarmente sconnessa. Oggi si erge come un simbolo della volontà di preservare la natura selvaggia dell'isola, elevandosi su
due belle spiagge sabbiose estese lungo la costa. Il Güigüí si presenta come una zona dall'accessibilità limitata, con al suo interno una vegetazione semi desertica.
Il giardino botanico Viera y Clavijo
Las Palmas de Gran Canaria Il giardino accoglie piante endemiche della regione botanica del Quaternario, ossia Azzorre, Madeira e Cabo Verde, che vedono nelle Canarie la loro rappresentazione più rigogliosa. La particolarità di tale giardino, dotato di un'estensione notevole, è che si arrampica lungo le pareti di un dirupo, ragione che l'ha reso particolarmente interessante da un punto di vista scientifico. Per raggiungerlo, bisognerà percorrere la
statale C-811 che, a sette chilometri da
Las Palmas de Gran Canaria, ne indica la direzione tra un boschetto di palme.
Esplorare l'isola di Gran Canaria
L'isola può essere scoperta sia in auto che a piedi, senza il minimo rischio di poter incontrare insetti o serpenti pericolosi sul proprio cammino, dato che ne è assolutamente priva. A tale scopo, sono stati recentemente ristrutturati alcuni sentieri che mettono in comunicazione i vari villaggi dell'isola, per permetterne l'attraversamento agli appassionati di trekking. Per chi volesse avventurarsi nelle zone più interne del territorio, l'impressione sarà quella di imbattersi in spazi inesplorati e privi di vita, dato che la quasi totalità della popolazione autoctona, più del 90%, si è stabilita sugli spazi costieri, nonostante costituiscano solo il 30% del territorio. L'entroterra, isolato dalle numerose montagne, si caratterizza di gole e dislivelli notevoli.