Vivere alle Canarie
L’Italia la delude, una giovane milanese si trasferisce a Gran Canaria
Le Canarie sono la meta scelta per cambiare vita e trovare un lavoro. Rachele Pilia, di 26 anni, lavora in un hotel dove ha trovato maggiore professionalità, buono stipendio e orari giusti
Gran Canaria - mercoledì 19 settembre 2018
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Prenota oraPuò essere definito un vero e proprio esodo di cervelli quello si sta verificando tra i giovani italiani. E Gran Canaria, spesso, è la meta scelta per cambiare vita e trovare un lavoro. Questo è quanto successo a una giovane ragazza milanese, Rachele Pilia, che dopo alcuni lavori occasionali e mal pagati in Italia e in giro per il mondo, ha scelto Gran Canaria per trovare condizioni di vita migliori. Da due anni, infatti, lavora come animatrice e cameriera in un hotel dell'isola, con uno stipendio migliore, orari di lavoro "più umani" e maggiore professionalità. Il rientro in Italia? Non è nei suoi piani.
La storia di Rachele non è la prima che raccontiamo, sintomo di un'evidente necessità dei giovani italiani di fare fortuna altrove e dei pensionati di godersi i loro anni in quest'isola dell'arcipelago spagnolo. La stessa ragazza ha detto di aver incontrato tantissimi suoi connazionali, dai 20 ai 30 anni, che come lei si sono trasferiti a Gran Canaria alla ricerca di un lavoro. Si può dire, infatti, che la storia della giovane milanese è l'emblema delle esperienze di molti italiani che, stanchi degli innumerevoli lavori sottopagati, lasciano tutto e decidono di rifarsi una vita a Gran Canaria. Le motivazioni di questi trasferimenti sono essenzialmente legati al mondo del lavoro. Ovviamente l'isola spagnola non è l'El Dorado, ma offre ottime possibilità di impiego nel settore turistico e imprenditoriale. Inoltre, il costo della vita è nettamente inferiore rispetto a quello italiano per cui la vita a Gran Canaria è economicamente e qualitativamente migliore.
Da Milano all'Egitto fino a Gran Canaria: la storia di Rachele
Dopo essersi diplomata al Liceo Classico, Rachele ha iniziato subito a lavorare ma soltanto in impieghi sottopagati sia in Italia che all'Estero. Nello stivale ha lavorato senza sosta e con stipendi minimi; in Egitto, ad esempio, ha svolto un'esperienza come animatrice ma anche qui la paga risultava troppo bassa. Così ha deciso di riprovarci ancora e di trasferirsi alle Canarie: sebbene il suo sogno sia quello di diventare un'interprete, a Gran Canaria ha lavorato per due anni come animatrice e cameriera, ritenendosi molto soddisfatta del lavoro, dei colleghi, dei ritmi e dello stipendio. Ma soprattutto a Gran Canaria ha potuto perfezionare al meglio le lingue che già conosceva come l'inglese, il francese e il tedesco. Non sa ancora cosa le riserva il futuro, ma per certo sa che non tornerà in Italia: la giovane si dice molto delusa dal suo Paese d'origine.La storia di Rachele non è la prima che raccontiamo, sintomo di un'evidente necessità dei giovani italiani di fare fortuna altrove e dei pensionati di godersi i loro anni in quest'isola dell'arcipelago spagnolo. La stessa ragazza ha detto di aver incontrato tantissimi suoi connazionali, dai 20 ai 30 anni, che come lei si sono trasferiti a Gran Canaria alla ricerca di un lavoro. Si può dire, infatti, che la storia della giovane milanese è l'emblema delle esperienze di molti italiani che, stanchi degli innumerevoli lavori sottopagati, lasciano tutto e decidono di rifarsi una vita a Gran Canaria. Le motivazioni di questi trasferimenti sono essenzialmente legati al mondo del lavoro. Ovviamente l'isola spagnola non è l'El Dorado, ma offre ottime possibilità di impiego nel settore turistico e imprenditoriale. Inoltre, il costo della vita è nettamente inferiore rispetto a quello italiano per cui la vita a Gran Canaria è economicamente e qualitativamente migliore.